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Msl e Bego per Sempre |
Ci sono 800 messaggi
Data: 2/7/2025 ore 15:18 Appena andato da barbiere qui in Francia. Molto simpatico e tifoso del Psg Ringraziato per le 5 pere rifilate ai cugini Non vede l’ora di andare in ferie a roma e Venezia a fine settembre. Viva la Francia A |
Data: 2/7/2025 ore 15:17 scusate ma non avevamo costruito un centro di detenzione di ultima generazione? ah, e' in Albania ed e' pure vuoto?..capisco Ath sfattanza post piscina outdoor |
Data: 2/7/2025 ore 15:16 Beh Cri onestamente penso che ora nessuno possa più dir “E’ estate e fa caldo” Questo è inferno. Che poi il 50% dell’anidride carbonica viene trasformata in ossigeno dal mare. Vanno implementati ecosistemi li, lasciata in pace sta amazzonia e piantare milioni di alberi. In tanti lo stanno facendo Poi onestamente basta mettere su ogni tetto, ogni parere i pannelli solari e transizione energetica e’ fatta. Leggevo di un progetto di pitturare autostrade del mondo di bianco Questo basterebbe a fermare questo inferno A |
Data: 2/7/2025 ore 15:11 https://www.massimofini.it/articoli-recenti/2495-bibi-e-la-giustizia-dei-vincitori |
Data: 2/7/2025 ore 15:8 Nuova maglia Adidas Roma veramente mediocre. Csnvsml |
Data: 2/7/2025 ore 15:1 Le carceri moderne costano un sacco, più di un Hotel a 3 stelle dato che gli hotel a tre stelle non hanno le guardie, i sistemi di sicurezza e i clienti che stanno in hotel 24 su 24. Gli americani si sono inventati da secoli le carceri private che hanno la possibilità di far lavorare i detenuti a costi bassissimi e poi rivendono i prodotti così mantenendosi (insieme con i sussidi). Vendono la qualsiasi si prodotti, non i panettoni. Appena il vecchio Biden legiferò su questa cosa (perchè le carceri "sfruttavano" i detenuti), molte carceri private hanno chiuso. Dunque il carcere moderno è oggigiorno una pura utopia. Occorre anche dire che la media di tempo di detenzione oggi è sui 9 mesi, un tempo discretamente breve per fare investimenti. L'esperto di carceri de La Bandaccia |
Data: 2/7/2025 ore 14:58 spero che tu abbia ragione A Cri |
Data: 2/7/2025 ore 14:46 Atlete transgender, l’Università di Pennsylvania si piega a Trump e cancella i record di Lia Thomas Si dovrebbe così chiudere l’indagine aperta dall’amministrazione Usa che avrebbe messo a rischio i finanziamenti pubblici per l’ateneo. Il rettore si è anche scusato con le sportive nuotatrici “svantaggiate” |
Data: 2/7/2025 ore 14:45 Ma sono convinto che la tecnologia/ scienza ci salverà A |
Data: 2/7/2025 ore 14:45 Onu magari intervenire? Che poi basterebbe piantare alberi e non continuare a tagliarne Non così difficile A |
Data: 2/7/2025 ore 14:45 Onu magari intervenire? Che poi basterebbe piantare alberi e non continuare a tagliarne Non così difficile A |
Data: 2/7/2025 ore 14:43 Cambiamenti climatici, l’Onu: vivremo in condizioni estreme |
Data: 2/7/2025 ore 14:40 |
Data: 2/7/2025 ore 14:31 |
Data: 2/7/2025 ore 14:26 Jonathan David sarà il primo calciatore canadese della storia della Juventus. L’attaccante, che si è svincolato dal Lille, nella notte ha trovato l’accordo con il club bianconero per un quadriennale da 6 milioni di euro a stagione più 2 di bonus. È il primo colpo della Juventus di Comolli, era un obiettivo non soltanto dei bianconeri, vista la sua condizione di svincolato di lusso. |
Data: 2/7/2025 ore 14:24 https://www.virgilio.it/notizie/truffa-da-3-milioni-di-euro-a-gemma-bracco-moglie-dell-ex-ministro-paolo-baratta-il-video-del-rapinatore-1688193 |
Data: 2/7/2025 ore 14:21 questo delle carceri è un punto che più volte ho messo nella mia candidatura a Carica Ufficiale XXYY più volte descritta qui. una 10ina di carceri in tutto il paese, di diversa grandezza & sicurezza. appalti, lavori pubblici, assunzioni, concessioni e indotto nelle zone di edificazione. Cri |
Data: 2/7/2025 ore 13:58 |
Data: 2/7/2025 ore 13:53 Alemanno merda, ma sta cosa delle carceri sovraffollate è una cosa di cui non mi capacito. A Brescia il carcere è in pieno centro ed è più simile ad un lager che a una prigione. Penso che con tutti sti cazzo di soldi pubblici buttati si potrebbero costruire cose umane fuori città e liberare spazio in centro. Bresà sez. Cantù Mombèl |
Data: 2/7/2025 ore 13:25 Perché Netanyahu non batterà l’Iran Il cessate il fuoco tra Israele e Iran è più l’inizio di una nuova fase del conflitto che la sua conclusione. Gli Stati Uniti sono intervenuti per impedire che il fallimento dell’attacco israeliano diventasse troppo evidente e producesse danni più profondi. I due obiettivi dell’aggressione israeliana – la distruzione delle installazioni nucleari iraniane e il crollo del regime – erano stati platealmente mancati, ed era meglio ripiegare usando il classico espediente del face saving: salvare la faccia e ritirarsi urlando di avere vinto, e invitando l’Iran a fare altrettanto. Teheran ha accettato perché aveva anch’essa, comunque, subito molti danni, e aveva anch’essa bisogno di ricaricare il fucile. Al di là degli sviluppi a breve (nuovi bombardamenti da entrambi i lati, qualche ulteriore barbaro assassinio di scienziati e civili) è probabile che questo conflitto assuma gradualmente il profilo di una vera e propria guerra di posizione, la cui posta può essere la sconfitta storica del nemico, l’azzeramento definitivo della sua capacità di minaccia e di distruzione. Questo tipo di guerra è radicalmente diversa da quelle che Israele è abituata a fare. E a vincere grazie alla sua tecnologia militare avanzata, alla sua possibilità di scaricare in poco tempo il massimo della sua potenza offensiva, e grazie all’appoggio senza riserve degli Stati Uniti. Ciò che conta, in una guerra di posizione, non sono gli armamenti presenti al momento sul terreno, né il loro livello tecnologico, e neppure le risorse militari, finanziarie e politiche in senso lato da gettare rapidamente nella contesa. Ciò che è davvero decisivo sono quelle che gli strateghi militari chiamano capabilities. Che sono le risorse ultra-hard, i fattori materiali che stanno dietro e al di là dei campi di battaglia. Parlo di territorio, popolazione, apparato industriale, risorse naturali, disponibilità di fonti di energia, e capacità di resistenza di una popolazione (che non è un’entità fisica, ma è come se lo fosse, vista la sua dimostrata crucialità). Stiamo parlando dei fattori che rendono un paese come la Russia praticamente invincibile in un conflitto convenzionale, e che in uno scontro prolungato con Israele conferiscono all’Iran una superiorità schiacciante. Questa non è un’opinione o un wishful thinking, ma una valutazione basata su numeri e fatti che favoriscono sempre più l’Iran man mano che il conflitto si prolunga. I numeri sono spietati: l’Iran ha 92 milioni di abitanti contro i 9 milioni di Israele – dieci volte di più. Il territorio iraniano è 76 volte più grande di quello israeliano. In una guerra prolungata, significa che l’Iran può permettersi di perdere molte più persone e risorse, mentre può nascondere le sue installazioni militari in un territorio immenso, rendendole immuni dagli attacchi aerei. La leva militare dell’Iran fa affluire alle forze armate un milione 400 mila cittadini all’anno, contro i 131 mila di Israele. Le reclute israeliane, per giunta, sono il 47% di quelle che dovrebbero essere, causa l’esenzione dal servizio militare dei religiosi ultra-ortodossi e degli israeliani di origine araba che sono il 21% della popolazione. L’economia iraniana non è una oil economy alla mercé dei mercati degli idrocarburi. È un’economia “tosta”, con la più larga base industriale di tutto il Medio Oriente, costruita per resistere alle sanzioni e alle guerre. Le sanzioni hanno mostrato un risvolto paradossale. In Iran hanno funzionato come una barriera doganale non voluta, nutrendo le produzioni domestiche e portando l’agricoltura al 90% dell’autosufficienza, l’industria farmaceutica al 99, e quella militare al 93%. Negli ultimi 30 anni il Pil iraniano è cresciuto – nonostante sanzioni, malgoverno e corruzione dei Pasdaran degli Ayatollah – in media del 3% all’anno. L’orgoglio nazionale degli iraniani è quasi senza confronti. L’ho visto con i miei occhi – da cittadino di un paese dalla sovranità perpetuamente violata da qualunque prepotente di passaggio – durante il mio mandato Onu. La fierezza patriottica degli iraniani è quella di uno degli otto popoli del pianeta che i colonialisti occidentali non sono mai riusciti a sottomettere. Un popolo non bellicista, che da quasi 300 anni non inizia una guerra di aggressione e che si è sempre difeso con successo dagli attacchi dei poteri imperialisti. Negli anni Ottanta, l’Iran ha sopportato otto anni di scontro devastante contro un Iraq armato dalle potenze occidentali. Ha incassato oltre mezzo milione di perdite civili dimostrando di saper resistere anche quando tutto sembrava perduto. L’economia israeliana è quella di un paese esteso quanto l’Emilia-Romagna e popolato quanto la Lombardia, che dipende dalla tecnologia, dal commercio internazionale e, soprattutto, dal sostegno americano. Israele è una potenza tecnologica, non industriale, che manca della capacità di costruire molte delle piattaforme, armi e munizioni di cui ha bisogno. La dipendenza di Israele dalla macchina mangiasoldi dell’industria militare americana fa sì che debba spendere fortune per difendersi, mentre l’Iran può produrre armi a basso costo, in grandi quantità e per periodi di tempo indefiniti. L’Iran può costruire droni kamikaze che costano 20-50.000 dollari l’uno, mentre ogni missile israeliano lanciato per abbatterli costa molto di più. I missili iraniani costano ciascuno 200-500.000 dollari, ma per intercettarli Israele deve usare sistemi che costano da 1 milione a 3 milioni di dollari per ogni missile. L’Iran può produrre 2-5.000 droni e 200-400 missili balistici al mese, spesso sfornati da fabbriche sotterranee, e detiene un arsenale di 3 mila missili, 2 mila dei quali in grado raggiungere Israele. Tutte cifre suscettibili di aumentare nel corso di una guerra di posizione. Israele invece deve importare molti componenti e ha fabbriche concentrate che possono essere facilmente danneggiate. Quando è risultato che l’Iran aveva lanciato più di 370 missili in quattro giorni, tra il 9 e il 13 giugno, Israele ha dovuto chiedere immediatamente nuove forniture agli Stati Uniti perché stava finendo le munizioni. L’aiuto dello Zio Sam a Israele è stato sempre pressoché illimitato. Il 70% del costo delle guerre israeliane è stato pagato, e viene ancora pagato, da Washington, dove la lobby ebraica imperversa da decenni. Ma il genocidio di Gaza sta cambiando le cose. Il 53% degli americani ora ha un’opinione negativa di Israele, e solo il 36% sostiene gli aiuti militari. Tra i giovani sotto i 30 anni, solo il 16% è favorevole agli aiuti militari a Tel Aviv. Altri sondaggi mostrano come i sostenitori di Israele si sono ridotti al 30% degli americani: la cifra più bassa da 25 anni. Il Congresso americano deve anche pensare all’Ucraina, alla Cina, alla Nato e ad ammodernare le armi nucleari. È per queste ragioni che la protezione dei crimini israeliani tramite il veto Usa al Consiglio di Sicurezza, usato 42 volte, diventa sempre più difficile. In definitiva, Israele non può vincere una guerra che duri più di un anno contro l’Iran, nemmeno con l’aiuto degli Stati Uniti. di Pino Arlacchi | Il Fatto Quotidiano | 2 luglio 2025 |
Data: 2/7/2025 ore 13:25 a fregna come stiamo messi? Cri |
Data: 2/7/2025 ore 13:22 scorsoni e caldane RCF |
Data: 2/7/2025 ore 13:14 https://www.gazzetta.it/Ciclismo/tour-de-france/02-07-2025/tour-de-france-sfida-tra-tadej-pogacar-e-jonas-vingegaard-da-sabato.shtml |
Data: 2/7/2025 ore 13:11 |
Data: 2/7/2025 ore 12:59 Ad onor del vero, trasudando mentalità, avrei dovuto scrivere Alle Cinque Al Bar bar… Ma non saranno le cinque e nemmeno il BAR BAR BDArgnocla |
Data: 2/7/2025 ore 12:56 beh Alemanno n'ha fatti de impicci però eh... Cri |
Data: 2/7/2025 ore 12:26 Alberto Negri Gaza e Ucraina: dalla parte del più forte La tregua, se Hamas l'accetterà, verrà sempre violata da Israele in ogni momento che vorrà. Trump ha mollato l'Ucraina e non fornisce più armi: sta dalla parte del più forte, come sempre, e gli europei pagheranno tutti i conti. |
Data: 2/7/2025 ore 12:26 c'ho pure molto sonno Cri |
Data: 2/7/2025 ore 12:24 Il diario di Gianni Alemanno dal carcere, via Facebook "DIARIO DI CELLA 12. ARRIVA IL MOMENTO PIÙ DIFFICILE: IL CALDO ARROVENTA IL SOVRAFFOLLAMENTO. MA LA POLITICA DORME (CON L’ARIA CONDIZIONATA). Riceviamo da Gianni Alemanno e pubblichiamo nel rispetto delle norme dell’Ordinamento. Rebibbia, 29 giugno 2025 – 180° giorno di carcere. Se uno studente volesse sperimentare in modo evidente il significato del concetto fisico di “gradiente termico” dovrebbe venire qui a Rebibbia e spostarsi dal piano terra fino al secondo e ultimo piano. Al piano terra, grazie all’umidità che viene dal suolo, il caldo estivo è ancora sopportabile, ma salendo per le scale che portano al secondo piano, la temperatura aumenta progressivamente di almeno un paio di gradi per ognuna delle quattro rampe che compongono queste scale. Per cui, quando si arriva in cima, ci sono quasi dieci gradi di temperatura in più. Se poi, come il sottoscritto, si abita nell’ultima cella del corridoio, quella esposta al sole non solo sul soffitto ma anche su due lati, “l’effetto forno” è una realtà. Il carcere di Rebibbia è stato costruito negli anni ’70 quando tutte le strutture erano in cemento armato privo di coibentazione e quindi perfette per trasmettere il freddo durante l’inverno e il caldo durante l’estate. Ma d’inverno ti metti due coperte, d’estate cosa fai? Assenti, ovviamente, impianti di condizionamento nelle celle e nei corridoi, i detenuti girano in versione spiaggia (per non dire altro), si buttano in branda come se fossero su un lettino da spiaggia (per non fare altri paragoni), si inventano miserevoli trucchi per contrastare qualche grado di temperatura. Luciano, il nostro anziano di cella, esperto muratore e capo mastro, ha elaborato un complicato sistema di vasi comunicanti per distribuire l’acqua corrente per rinfrescare bottiglie d’acqua e un poco l’ambiente. Poi ci sono i ventilatori, quelli antichi da tavolo, non più di due a cella, che – se hai i soldi sul conto corrente – puoi comprare dall’Amministrazione. Noi ne abbiamo anche uno solo, perché quello che ho comprato io non mi viene consegnato da quindici giorni, visto che l’Amministrazione, troppo impegnata a organizzare pletorici eventi sportivi e d’intrattenimento dentro il carcere (molto utili a fare bella figura nei TG, di scarso interesse per le persone detenute), non riesce a dare impulso neanche alle più semplici pratiche burocratiche, come comprare qualche ventilatore o qualche medicina, né riesce a nominare il Caporeparto che nel nostro Braccio manca da qualche settimana (da quando se n’è andata la grandissima Cinzia), così come avviene anche nel problematico Braccio G11. Questo surdo di caldo rovente, che ci porteremo addosso per i prossimi mesi, si aggiunge alla vergogna del sovraffollamento. Ma la politica dorme (con l’aria condizionata) e non si accorge che già a giugno siamo arrivati a cinque proteste carcerarie in giro per l’Italia, errore clamoroso (oggi anche reato, dopo il decreto sicurezza) da parte dei detenuti, follia da cervelli surriscaldati e da persone accatastate una sull’altra. Come ho detto più volte, qui al braccio G8 di Rebibbia siamo ai “Parioli” delle carceri laziali, ma anche qui, senza un Caporeparto, avvengono cose che non dovrebbero avvenire. Come una persona malata di scabbia che viene messa dentro il nostro reparto per svariati giorni, come una persona “normale” che viene alloggiata nel reparto dei transessuali, come una persona detenuta lasciata dormire una notte in infermeria. Perché non sanno più dove metterli questi detenuti, il cui numero cresce di centinaia ogni mese che passa. Perché i Tribunali di sorveglianza, soprattutto quello di Roma, non hanno personale (né elasticità mentale) e non riescono a mandare alle pene alternative neppure le persone che hanno tutti i requisiti per ottenere questi benefici previsti dalla legge. Nel mio reparto c’è Mario, arrestato a 81 anni per una condanna definitiva per reati finanziari di quindici anni prima, che, dopo un mese e mezzo di carcere, finalmente cinque giorni fa si è visto riconoscere dal Tribunale di sorveglianza il diritto ad andare agli arresti domiciliari. Ma, passati cinque giorni, Mario sta ancora qui! Con le sue gambe piene di piaghe e di croste (non so per quale malattia) in bella vista sotto i calzoncini che pure lui deve indossare per sopportare il caldo. Sta ancora qui e nessuno sa il perché! Ma la politica dorme (con l’aria condizionata), aspettando che il Commissario preposto costruisca magicamente le nuove carceri che dovrebbero ospitare le 14.000 persone che sono detenute in più rispetto a quelle che per regolamento i nostri istituti penitenziari potrebbero ospitare. L’ultima notizia è che saranno acquistate con 32 milioni di euro delle strutture prefabbricate che, una volta installate, dovrebbero ospitare 384 detenuti in più, per un costo di 83.000 euro per ogni detenuto! Considerati i mesi necessari per l’installazione, questi prefabbricati non riusciranno neanche a ospitare le nuove persone che nel frattempo saranno state portate in carcere. Ma la politica dorme (con l’aria condizionata) e si dimentica delle carceri sovraffollate e surriscaldate, aspettando indifferentemente che la Corte europea dei Diritti dell’Uomo sanzioni l’Italia per trattamento inumano e tortura delle persone detenute. Nel 2024, 71 persone detenute si sono tolte la vita, nei primi sei mesi del 2025, siamo già a 38, un suicidio ogni cinque giorni, numeri che gridano vendetta, ma che non fanno rumore, perché chi muore in carcere, spesso, muore due volte, nella cella e nell’indifferenza collettiva. Ma la politica se non dorme, fa la faccia feroce “legge e ordine” che dice ai cittadini “puniamo i criminali”, peccato che in questi modo puniscano anche gli agenti di Polizia penitenziaria, seconde vittime del caldo e del sovraffollamento, che girano nell’aria rovente dei reparti, senza neppure potersi togliere di dosso la divisa mimetica. Certo, fino a ieri a distogliere l’attenzione c’era una nuova guerra che poteva dilagare dall’Iran a tutto il Mediterraneo, ma da qualche giorno i TG parlano solo del caldo che si sta abbattendo su cittadini e turisti. Sui detenuti no? Problema rimosso, anche giornalisticamente? Qualcuno mi dirà: ma anche tu dormivi quando eri ministro, o sindaco, o deputato. No, miei cari, io ci perdevo il sonno, facevo riunioni alle tre di notte (chiedere ai poveri poliziotti che mi facevano da scorta), magari non riuscivo a risolvere tutti i problemi, magari non riuscivo a controllare tutto quello che accadeva dietro le mie spalle, ma avevo l’ossessione continua delle persone a cui dovevo dare delle risposte. Perché quando si fa politica, e soprattutto si prendono impegni istituzionali, non si può volgere la testa dall’altra parte, non si può chiudere gli occhi perché non conviene vedere. Perché questo non è solo uno sbaglio, è una vergogna. Gianni Alemanno" |
Data: 2/7/2025 ore 12:15 Wimbledon: Mpetshi Perricard sferra il servizio più veloce nella storia dei Championships (ma perde il punto) La battuta viaggiava a 153 miglia orarie, ovvero 246 chilometri orari. Era il terzo punto del match d’esordio contro Taylor Fritz, che pure è riuscito a rispondere con una certa tranquillità |
Data: 2/7/2025 ore 12:9 è che io me sveglio dopo Cri |
Data: 2/7/2025 ore 12:4 a me sembrava così già dalle 06.00/06.30 buongiorno da Modna! Steve |
Data: 2/7/2025 ore 12:3 si preannuncia bella giornatina di merda, anche oggi Cri |
Data: 2/7/2025 ore 12:3 È stato svelato ieri il calendario ufficiale de LaLiga EA Sports 2025/26 che, come nella scorsa stagione, mantiene un formato asimmetrico, rendendo ogni giornata unica e imprevedibile. La prima giornata di campionato (17/18 agosto): Alavés - Levante Athletic - Siviglia Celta Vigo - Getafe Girona - Rayo Espanyol - Atlético Maiorca - Barcellona Elche - Betis Valencia - Real Sociedad Villarreal - Oviedo Real Madrid - Osasuna |
Data: 2/7/2025 ore 11:39 ieri sera ho visto un 40' circa' del film "Le Ragazze non piangono" su Rai5 salvo solo il venire a conoscere, tramite un 5 minuti di ambientazione li, del seguente: https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/matera/1355732/benvenuti-ad-atlantide-lennesima-speculazione.html |
Data: 2/7/2025 ore 11:4 c'è il KAPO DEL PRINCIPATO OLLAIN???! Sabato ore 11.53 BAR BAR per apero incendiario in attesa dell'evento dell'anno???! BARgnocla Ieri sera al pub si vociferava di Stingghe già presente nel Principato con la sua band per godere dei piaceri della pedemontana. Comunque ci sentiamo sabato mattina, BAR BAR non il massimo di sabato mattina purtroppo ma ti indicherò la giusta via. Vaiper |
Data: 2/7/2025 ore 10:54 Ma pure i liguri non scherzano! U. Ma va là, non dir belinate, che se ci conosci bene bene poi siamo pure peggio Blur |
Data: 2/7/2025 ore 10:53 Data: 2/7/2025 ore 9:20 Non capisco perche questa rivalità con i francesi da parte vostra Li trovo cordiali A Ciò non depone a tuo favore. Blur |
Data: 2/7/2025 ore 10:43 Napoli come Gaza? U. |
Data: 2/7/2025 ore 10:41 https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/01/strage-bologna-cassazione-ergastolo-bellini-oggi/8044808/ |
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