Msl e Bego per Sempre

Ci sono 800 messaggi


Data: 11/12/2025 ore 8:52

https://www.facebook.com/share/v/1BzMLLt2ZQ/


Data: 11/12/2025 ore 8:51

https://www.iltirreno.it/toscana/2025/12/09/news/curva-nord-di-carrara-intervento-concluso-verso-le-porte-aperte-ai-tifosi-quando-puo-arrivare-il-si-ufficiale-1.100802638


Data: 11/12/2025 ore 8:48

giovedì pre mega-super-stra sciopero dei trasporti ma gioca la Roma quindi sticazzi!

Cri


Data: 11/12/2025 ore 8:47

Buongiorno dall'Urbe!

Cri


Data: 11/12/2025 ore 8:29

la penso stranamente come csnvsml sui gruppi ultras di promozione.
Penso che dietro a un ragazzino un po sfigato che decide di uscire da che ne so TQ per fondare i siluri del Po al seguito del Boretto sia un modo per emergere e mettersi in luce che altrimenti non avrebbe. Valore della cosa zero meno.

Oggi vi farò compagnia, non so se sia un bel lavoro per voi
RCF


Data: 11/12/2025 ore 8:14

Addio a Carmelo Miceli, colonna del Lecce

Il calcio italiano, e in particolare quello pugliese, piange la scomparsa di Carmelo Miceli, morto a 67 anni per un malore improvviso. Nato a Cosenza nel 1958, Miceli è stato una delle figure più rappresentative della storia giallorossa: un difensore solido, leale, amatissimo dai tifosi leccesi.

Con 331 presenze complessive, è tuttora il secondo giocatore più utilizzato nella storia del Lecce, subito dietro al grande amico Michele Lorusso. Arrivato nel Salento nel 1977, ha indossato la maglia giallorossa per dieci stagioni, contribuendo in modo decisivo alla prima, indimenticabile promozione in Serie A del club.

La sua carriera, iniziata nel Rende, si è poi intrecciata anche con le esperienze di Monza, Ascoli, Catanzaro e Nola, ma il legame con Lecce è rimasto per sempre il più profondo.


Data: 11/12/2025 ore 8:12

Il balocco qua sotto.
Vaiper


Data: 11/12/2025 ore 7:46

Gli Stati Uniti faranno controlli sugli account social dei turisti prima di farli entrare


Data: 11/12/2025 ore 7:45




Data: 11/12/2025 ore 7:37

La Procura di Larino ha chiesto la riesumazione del corpo di Andrea Costantini, il 38enne di Penne (PE) trovato morto lo scorso 15 settembre nella cella frigorifera del supermercato di Termoli dove lavorava. Le indagini erano state riaperte un mese fa dopo l'esposto dei genitori che non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio.

La consulenza di Luigi Cipolloni, primario dell'istituto di medicina legale dall'Università di Foggia, ha evidenziato l'urgenza di procedere alla riesumazione del corpo e all'autopsia sul corpo del defunto.

I segni sul collo e la perizia sul biglietto
L'esame autoptico infatti non era stato effettuato perché quello del 38enne sembrava fosse effettivamente un caso catalogabile come suicidio. Ma ora sorgono diversi dubbi. Alimentati anche dalla perizia dell'esperto di medicina legale. I familiari di Costantini sono convinti che i segni rilevati sul collo possano indicare un possibile strangolamento e hanno sollecitato una perizia grafologica sul biglietto che attesterebbe il suicidio, "per accertare l'autenticità della scrittura e l'eventuale costrizione". La Procura ha chiesto al Gip l’autorizzazione per l’incidente probatorio. Si attende ora la decisione del giudice.


Data: 11/12/2025 ore 7:26




Data: 11/12/2025 ore 7:17

https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2025/12/10/news/modena-i-senzatetto-vanno-a-dormire-nei-loculi-vuoti-del-cimitero-1.100803181



Data: 11/12/2025 ore 6:31

ma theo è del pisa o del parma?


Data: 11/12/2025 ore 6:27

https://www.rainews.it/articoli/2025/12/galatone-si-finge-una-statua-del-presepe-ma-il-sindaco-lo-scopre-e-un-latitante-0a5dc90e-47c4-43b6-946b-49ff39f1d7bd.html


Data: 11/12/2025 ore 6:11

Buongiorno da Bergamo
Dai è giovedì
Quest anno come siete messi a feste natalizie? Capodanno?
Io non so ancora un cazzo...so solo che sono a casa dal 25 al 6
Buona cosa
Max69


Data: 11/12/2025 ore 3:35

C'ero, quando nel 2017 i figli di De Benedetti presero come soci gli Agnelli-Elkann e il Gruppo editoriale L'Espresso divenne Gedi. Prima si chiamava "Gruppo editoriale L'Espresso" perché da quel settimanale era nato tutto: Repubblica, la rete di quotidiani locali, le radio. Dell'Espresso, nel nuovo marchio Gedi, rimase solo la E rossa nel marchio.

C'ero anche quando nel 2020 i figli di De Benedetti si vendettero tutto agli Agnelli-Elkann, che avevano bisogno di Repubblica per coprire la fuga della Fiat dall'Italia.

Arrivarono i dirigenti di Torino, l'aria in via Cristoforo Colombo cambiò parecchio, subito fecero fuori il direttore di Rep, quello dell'Espresso cercò di resistere fino a quando il nuovo editore diede via il settimanale - quello che aveva dato vita al tutto - al proprietario della Salernitana, che poi a sua volta lo passò a un altro imprenditore campano, settore stoccaggio carburanti fossili.

Dell'Espresso quindi non rimase nulla, in Gedi, tranne quella E rossa ormai fuori luogo e fuori tempo.

Intanto Elkann distruggeva tutta la rete dei quotidiani locali, vendendoli o svendendoli, cambiava un paio di direttori di Rep. continuando a crollare nelle copie, riduceva ogni giorno gli spazi in affitto in via Colombo rendendo la redazione una ristretta piccionaia - vent'anni fa erano dieci piani più un altro palazzo per l'amministrazione dall'altra parte del vialone, e l'amministratore delegato prometteva di creare un ponte pedonale tra i due edifici per andare dall'uno all'altro senza attraversare la strada. Ora i sopravvissuti di Gedi sono tutti congestionati in due o tre piani, mi dicono.

Per me il downsizing, del resto, aveva già avuto una spia facile: quando sono arrivato all'Espresso nel 2002 in redazione eravamo in 75; quando sono scappato dai nuovi arrivati Fiat nel dicembre del 2020 - dimezzandomi lo stipendio per andare a Rp - i miei vecchi colleghi del settimanale erano rimasti in 19.

Quindi non c'ero più, nella deriva successiva: per fortuna, per intuito, o per cattivo carattere.

Eppure ora mi fa malinconia che, dopo lungo meretricio e altrettanto lunga malattia, tutta la baracca residua venga di nuovo venduta, questa volta a un armatore ed editore greco socio del fondo sovrano saudita.

Mi dicono che il magnate ellenico sia in realtà interessato alle radio, che fanno utili, ma deve prendersi tutto il pacchetto e di Repubblica non gli importa granché, forse a sua volta la venderà di nuovo - o la ridurrà a poca cosa.

Ogni tanto, egoisticamente, penso al mio percorso professionale e su tutto - soddisfazioni, ambizioni, delusioni, reportage, chiusure in tipografia, scazzi di scrivania o amicizie di redazione - prevale la tristezza di aver visto il declino e l'agonia di quello che sognavo da ragazzo.

Ma transeat, dai.

Alessandro Gilioli


Data: 11/12/2025 ore 0:2




Data: 10/12/2025 ore 23:59

La Stampa annuncia che non manderà in edicola il giornale di domani, dopo che oggi pomeriggio John Elkann ha comunicato l'intenzione di vendere il quotidiano torinese. Giornalisti in assemblea permanente. Anche Repubblica, sempre del gruppo editoriale GEDI, sarà venduta


Data: 10/12/2025 ore 23:52

La cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

Ne gioiamo assai, ma qui è d’uopo fare delle capanze.

L’Italia va bene, ma chi trascina l’italia a livello culinario?

La provincia di Teramo, mo li so dette, avaste.

Dice: “Ma scusa, uno come te… dovresti dire tutto l’Abruzzo almeno!”

Scine, le pallotte, pizze e foje e tutte cose; ma io sento dentro di me una oggettività intoscibile: la Provincia di Teramo.

Signori e signore, non esiste al mondo un luogo della terra tanto piccolo e tanto pieno di robbe da magnà peculiari come la provincia di Teramo.

Timballo di scrippelle.
Timballo di sfoglie.
Le mazzarelle.
Mazzarellone.
Scrippelle ‘mbusse.
Tacchino alla canzanese.
Capra alla neretese.
Tacchino alla neretese.
Galantina.
Chitarra con le pallottine.
Tatù.
Maccheroni alla molinara.
Virtù.
Caggionetti.
Pepatelli.
Agnello cace e ove.
Brodetto alla giuliese.
Sassi d’Abruzzo.
Pizza di Pasqua.
Pan Ducale.
Sfujatelle.
Coatto di Arsita.
Pecora alla callara.
Strongoli del Mandrone alle erbe del Gran Sasso.
Ceppe ai funghi di Civitella del Tronto.
Chitarrina al battuto d’anghiù di Martinsicuro.
Pollo alla Franceschiello.
Pasta e fasciule.
Pasta e cice.
Fritti di latte.
Pizza dogge.
Agnello a coccetta.
La fracchiata.
Li granitti.
Ndocca ndocca.
Cace fritte.
Lu runtroccelo.
La pulende ‘nghe la saggicce (anche volendo di fecato).
Le fregnacce (butuluni truentini).
Li bummalitte.
Rane fritte alla corropolese.
Ciammariche alla maniera di Bellante.
Stocco alla corropolese.
Baccalà alla santomerese.
Fegatini alla colonnellese.
Li rindurte.
Libretto di fichi di Mosciano.
Loffe delle monache di Sant’Omero.
Farro alla maniera di Torano.
Tailì della Madonna della Pace di Ancarano.
Sanguccio.
Porchetta di Campli e Colledara.
La quajata.
Surgitte a lu suche.
Minestrone alla torricellese.
Pane cotto alla teramana.
Pastuccia di Azzinano di Tossicia.
Gallotta.
Mazzarelle alla montoriese.
Bocconotti alla montoriese.
Le ‘nnuje.
I musilli.
Fuje strascinate.
Neole.

E ho elencato soltanto ciò che mi è venuto in mente mo mo, senza ricercare troppo.

Ordunque, carissimo UNESCO, stapposte per l’Italia, ma ragiona bene pure sulla Provincia di Teramo Patrimonio dell’Umanità, a livello di magnà.

#stapposte


Data: 10/12/2025 ore 23:52

NAPOLI SQUADRA DI PELLEGRINI


Data: 10/12/2025 ore 23:36

E' MORTO MICELI, EX LECCE. Theo


Data: 10/12/2025 ore 22:49

Audi vende Italdesign: la storica azienda fondata da Giugiaro agli indiani di Ust


Data: 10/12/2025 ore 22:30

https://www.rainews.it/tgr/calabria/articoli/2025/12/morto-carmelo-miceli-ex-lecce-e-tecnico-delle-giovanili-del-cosenza--9d6fad49-b236-49f5-8449-d5e8a5037186.html


Data: 10/12/2025 ore 22:10

Io credo che la maglia della Juve che hanno stasera sia la maglia più brutta del calcio moderno.
Vaiper


Data: 10/12/2025 ore 21:50

Spalletti e’ uno degli allenatori più scarsi al mondo.
Risky business


Data: 10/12/2025 ore 21:14

E’ morta Sophie Kinsella.
Vaiper


Data: 10/12/2025 ore 19:37




Data: 10/12/2025 ore 19:29

Diletta Leotta è di nuovo incinta: “Non potevamo desiderare regalo più belloâ€
In un pomeriggio di dicembre e con un bel ritratto di famiglia, Diletta Leotta ha annunciato la sua seconda gravidanza: grande gioia per lei e papà Loris Karius


Data: 10/12/2025 ore 18:59



torino v MILAN


Data: 10/12/2025 ore 18:50

Io penso che non è che smetti di tifare la tua squadra originale,magari ti sei rotto le palle di andare allo stadio per via dei costi,cambio di atmosfera ecc.
INFATTI

Poi personalmente creare un gruppo ultras in promozione e,soprattutto,atteggiarsi in pose da duri lo trovo un ridicolo scimmiottamento e sicuramente ci sono persone che lo fanno per mitomania
NON MI PRONUNCIO nel caso specifico perchè ho visto solo una partita, però non m'è sembrato di vedere pose da duri, anche perchè contro chi le fai? Solo un gruppo ultras di un paio di centinaia di persone che vogliono tifare tutta la partita.

Theo


Data: 10/12/2025 ore 18:48

tifoserie tedesche quando decidono di muoversi lo fanno con numeri difficilmente replicabili

Cri


Data: 10/12/2025 ore 18:47

«Diversi tifosi del Barcellona hanno dovuto addirittura abbandonare il loro settore perché alcuni sostenitori dell'Eintracht avevano addirittura sfondato la recinzione da un lato, mettendo a repentaglio la loro incolumità. »

Il Barcellona si è imposto 3-1 sull’Eintracht Francoforte, ma il ritorno dei blaugrana al Camp Nou rinnovato è stato offuscato dal comportamento dei tifosi ospiti. Circa 2. 500 supporter tedeschi erano raggruppati nella parte alta dello stadio, un numero nettamente inferiore rispetto ai 30. 000 che si erano riversati a Barcellona per la sfida di Europa League due stagioni fa, ma le loro azioni sono state comunque pesanti. Online circolano diversi video che li mostrano mentre provano a forzare la barriera di plastica eretta per separarli dagli altri settori, tentando di scendere tra i tifosi locali.

La situazione si è fatta tesa soprattutto quando, in aree dove sedevano anche famiglie, i tifosi dell’Eintracht hanno lanciato oggetti come razzi, bicchieri di birra e altri liquidi, urlando insulti contro il Barcellona. Alcuni spettatori catalani si sono visti costretti a lasciare i propri posti dopo che una parte della recinzione è stata abbattuta dai sostenitori tedeschi, mettendo tutti in difficoltà e generando un clima di forte insicurezza, decisamente fuori luogo in una partita internazionale.

Non è finita qui: più volte nel corso della gara, alcuni tifosi ospiti hanno acceso e lanciato razzi verso il settore dei supporter del Barça. La polizia e la sicurezza interna hanno fatto il possibile per contenere la situazione, riuscendo almeno a limitare i danni. Dei 2. 300 tifosi dell’Eintracht con regolare biglietto, tutti sono stati fatti accomodare nel settore superiore della tribuna, secondo le regole UEFA. Circa 1. 000 senza biglietto non sono stati fatti entrare.

In diversi filmati diffusi in rete si vede chiaramente come alcuni sostenitori tedeschi siano riusciti a mescolarsi tra il pubblico del primo anello e siano stati poi scoperti e allontanati quando hanno esultato dopo il gol della loro squadra nel primo tempo. Serata complicata per il Camp Nou alla prima in Champions dopo la riapertura: almeno sul campo sono arrivati tre punti fondamentali per i padroni di casa.

#Barcellona #EintrachtFrancoforte #ChampionsLeague


Data: 10/12/2025 ore 18:46

Vuoi vedere che gli ultrà/s sono in primis tifosi di loro stessi, più che della squadra? Sulla risposta a quest'ultima domanda ho - ahimè! - pochi dubbi.
Bresà - provocateur

BEH, ASSOLUTAMENTE DIREI... Gli ultras oggi come oggi - forse anche prima ma meno - sono assolutamente autoreferenziali, etor che squadra...
Theo


Data: 10/12/2025 ore 18:44

Turchia, 684 nuove voragini: così la siccità e l'uomo distruggono il paesaggio
Uno studio dell'Autorità per la Gestione dei Disastri e delle Emergenze della Turchia (AFAD) ha mappato 684 voragini nelle province dell'Anatolia centrale di Konya, Karaman e Aksaray. Il report evidenzia il Bacino Chiuso di Konya, in particolare la provincia di Konya, come l'area maggiormente colpita, con 655 fenomeni documentati. Le cause? Il cambiamento climatico, le persistenti condizioni di siccità e l'uso incontrollato delle acque sotterranee per l'irrigazione come principali fattori dell'aumento annuale del numero di formazione di enormi buchi nel terreno.


Data: 10/12/2025 ore 18:44

per quale Re Magico si è spacciato questo simpatico eroe?

Cri


Data: 10/12/2025 ore 18:43

https://www.msn.com/it-it/intrattenimento/cinema/la-verit%C3%A0-su-amanda-lear-il-vero-nome-da-ragazzo-era-alain-tap-era-un-uomo-a-parigi-negli-anni-50-inizi%C3%B2-il-cambiamento/ar-AA1RSsiS


Data: 10/12/2025 ore 18:41





Data: 10/12/2025 ore 18:35

Amazon pagherà 511 milioni al Fisco per un'evasione stimata di 3 miliardi


Data: 10/12/2025 ore 18:35

venerdì me sa che c'è sciopero generale dei trasporti.

io vi ho avvertiti!

Cri


Data: 10/12/2025 ore 17:51

NEL DUBBIO SI VIETA?

Siamo a due giorni dalla partita di Palermo ed ancora non solo non è iniziata la vendita dei biglietti, ma neppure si sa se ai supporters blucerchiati la trasferta sarà consentita o no, se sarà libera, se sarà limitata ai possessori di Samp Card od addirittura vietata per tutti.
Dall’Osservatorio, dagli organi competenti a decidere proviene l’ennesimo silenzio assordante.
Molti tifosi da tempo hanno affrontato spese, hanno già pagato i voli aerei, gli alberghi, per seguire la Sampdoria.
Stiamo parlando di tanti doriani, dai gruppi di amici alle famiglie che ancora questa mattina sono in attesa, non sanno se partire, non sanno cosa fare.
Gli organi competenti anche in questa occasione paiono mostrare la loro totale inadeguatezza, la loro incapacità di gestire gli eventi se non privando le persone di quello che dovrebbe essere un momento di sport e di divertimento.
La distanza, l’essere stata la partita fissata di giorno lavorativo già da soli avrebbero impedito un esodo numeroso, ma nel dubbio altri bastoni vengono messi tra le ruote dei tifosi.
Li si danneggia, non solo sportivamente ma anche economicamente, si chiude tutto esattamente come fu fatto lo scorso anno con la nostra sede.
Nel dubbio si chiude, si vieta.
Speriamo ovviamente di sbagliarci, che alla fine prevalga una soluzione di buon senso, una soluzione positiva ma più passano i giorni, le ore e più le speranze diminuiscono.
E questo a noi non va bene, non è così che si gestiscono le situazioni.

Vergognatevi.

Federclubs



[1] [2] [3] [4] 5 [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [20]


Scrivi sul muro









 

 

Login