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Msl e Bego per Sempre | |||||
Ci sono 800 messaggi
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Data: 13/11/2025 ore 0:2 Sinner chirurgico, Zverev piegato in due set. Jannik è il primo semifinalista |
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Data: 12/11/2025 ore 23:31 https://www.forzaroma.info/notizie-rm/info-biglietti-as-roma/cremonese-roma-sospesa-la-vendita-dei-biglietti-del-settore-ospiti-il-motivo/ |
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Data: 12/11/2025 ore 23:26 https://www.leggo.it/italia/roma/12_novembre_2025_roma_cicalone_aggressione_ottaviano_borseggiatori-9185042.html Iw X2lkDDM1MDY4NTUzMTcyOAABHuSNpr4NI1DA18CMQeWl7Tsf7_al7n-96lDDJhjZcoS6yGzdYlE6vu6RY8gT_aem_1N4VIznr5RI6yibNSzpHhA |
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Data: 12/11/2025 ore 23:21 https://mega-main.shop |
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Data: 12/11/2025 ore 21:33 In effetti te le restrizioni ce l hai... Max69 |
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Data: 12/11/2025 ore 21:21 Cical two is better than Cical one |
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Data: 12/11/2025 ore 20:13 Cicalone ha preso le sveja!!! Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 19:42 |
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Data: 12/11/2025 ore 19:36 Stati Uniti contro Resto del Mondo anche nella festa più iconica del basket Nba. Cambia il format dell’All Star Game, la più importante vetrina della lega statunitense: l’edizione 2026 in programma il 15 febbraio all’Inuit Dome di Los Angeles manterrà il numero di 24 convocati. Ma la vittoria sarà assegnata tramite un torneo triangolare fra due selezioni di 8 giocatori americani e una terza composta da «International players» nati al di fuori dagli Stati Uniti. Le squadre, formate per il 50% da voti dei tifosi, il 25% dai giocatori e il 25% da una giuria di giornalisti di tutto il mondo, si sfideranno in tre partite da due quarti da 12 minuti. |
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Data: 12/11/2025 ore 19:35 Dall’incrocio tra Adams Street e Michigan Avenue a Chicago fino all’iconico pontile di Santa Monica in California, la Route 66 inaugurata l’11 novembre del 1925 collega l’est degli Stati Uniti con la sponda pacifica del paese disegnando un itinerario di circa 3940km divenuto parte del sogno americano. Il centenario della “Mother Road” è dunque un ottimo pretesto per scoprire la “madre di tutte le strade” mangiando in diners dal fascino retrò e visitando le Meramac caverns (complesso di grotte utilizzato negli anni 50 come spot pubblicitario della Route 66 stessa) di St.Louis prima di soggiornare nei motel al neon di Tucumcari. Un'altra singolare attrattiva della strada che attraversa Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona prima dell’epilogo sui boulevard del Golden State, è il Cadillac Ranch di Amarillo in cui si trovano dieci vetture del marchio semi-interrate nel deserto, e coperte di graffiti. La tappa sorge nei pressi del Midpoint Café di Adrian che nomen omen, è ubicato a sua volta a metà esatta della Route 66. Per sua stessa natura, la più nota strada degli Stati Uniti è intrinsecamente legata al mondo dell’automobile ed a Galena in Kansas, la Cars on the Route Station ha ispirato alcune sequenze del cartone animato Cars, il quale ha attinto anche dalla tappa vintage di Seligan (Radiator Springs nel film). In Oklahoma invece la sosta da non perdere è in quel di Tulsa; sede di molti edifici Art Déco e di musei dedicati alla strada stessa. In Missouri le soste spaziano dallo storico Chain of Rocks Bridge alla Mural City di Cuba mentre superata Albuquerque (patria della serie Breaking Bad) e quindi il Route 66 Auto Museum con la sua collezione di auto d’epoca e cimeli, l’Arizona evoca il passato americano ad Holbrook con le camere a forma di tenda indiana del Wigwam Motel. Lo stesso accade nel vecchio villaggio minerario di Oatman ed avendo tempo a disposizione, le visite possono estendersi al Route 66 Hall of Fame and Museum di Pontiac (qui si trova il più grande murale dedicato alla strada), alla seconda forchetta più grande del mondo di Springfield e quindi approfondire la storia del percorso (durante il Dust Bowl molte persone percorrevano questa via alla ricerca di una nuova vita) all’Oklahoma Route 66 Museum di Clinton. Luther è il luogo della Threatt Filling Station che costruita nel 1915, fu un punto di riferimento per i viaggiatori afroamericani lungo la Mother Road. La destinazione è stata inserita nel 2021 nella lista dei Most Endangered Places del National Trust for Historic Preservation. Che sia al volante di una potente muscle car o impugnando il manubrio di un fragoroso chopper, a cento anni dall’istituzione la Route 66 continua ad esercitare un fascino trasversale anche in virtù dei grandi paesaggi e delle spettacolari riserve naturali lungo la via come il Petrified Forest National Park, a precedere il cartello “End of the Trail” al cospetto dell’oceano sul pontile di Santa Monica. |
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Data: 12/11/2025 ore 19:9 Conte non sta un attimino esagerando? Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 19:8 |
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Data: 12/11/2025 ore 19:8 forse, e dico forse, restrizioni per Cremonese-Roma Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 19:7 DAJE GIANNI PECCATORE DAJE Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 18:59 bello fare il pendolare lavorando nella città di residenza Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 18:27 https://www.gazzetta.it/gossip/12-11-2025/cristiano-ronaldo-polemica-per-frasi-su-georgina-e-maschilista.shtml |
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Data: 12/11/2025 ore 18:19 |
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Data: 12/11/2025 ore 18:18 allo stadio solo gli infermieri Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 18:12 Derby col Brescia, cambia tutto: allo stadio solo chi vive a Ospitaletto Club spiazzata dalla decisione del prefetto che modifica quanto deciso dal Gos di Chiari in mattinata, che aveva escluso dall’acquisto dei tagliando solo i residneti a Brescia città |
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Data: 12/11/2025 ore 17:54 Anche Musetti verso il no alla Davis. Volandri: “Decideremo dopo le Finals. La scelta di Sinner va rispettata” |
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Data: 12/11/2025 ore 17:54 Conte non si presenta all’allenamento del Napoli dopo il ko a Bologna e le critiche alla squadra |
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Data: 12/11/2025 ore 17:54 QUESTA STORIA MERITA DI ESSERE LETTA PERCHE È TRATTO DA UNA STORIA VERA E FOTTUTAMENTE ROMANTICA. 9 novembre 2025,L’arbitro fischia la fine di Genoa–Fiorentina, lo stadio lentamente si svuota. La gente torna alla vita di sempre: il traffico del dopopartita, i bar, le voci che si confondono nella sera ligure. Ma mentre la città si riaccende di normalità, due pullmini prendono un’altra strada.Non verso casa, ma verso la memoria. Circa 2.000 chilometri tra andata e ritorno, bandiere arrotolate sul cruscotto, sciarpe sul sedile, un’unica destinazione: il cimitero militare di Niederzwehren, a Kassel. Lì, tra croci allineate e rose gelate, hanno onorato i 110 anni dalla scomparsa di Spensley. Ma allora viene naturale la domanda: chi è Spensley? Spensley è un uomo che non sta in una riga. James Richardson Spensley, nato a Londra nel 1867, medico di poche parole e mani sicure. Arrivò a Genova come dottore dei marinai britannici, e in quella città di porto, vento e banchine capì che il pallone non era un passatempo: era un linguaggio. Entrò nel Genoa Cricket & Athletics Club, aprì le porte agli italiani quando era ancora un mondo d’inglesi, mise in ordine la squadra, la allenò, ci giocò, le diede un metodo, un’identità. Con lui, tra il 1898 e il 1904, il Genoa cucì sul petto sei titoli e l’Italia scoprì che il calcio poteva diventare passione nazionale. Per questo molti lo chiamano padre del calcio italiano: perché prima di regole e trofei, mise un’idea. Spensley era un medico missionario nell’anima. Non vedeva differenze tra le persone: curava chiunque, senza chiedere nome o divisa. Quando scoppiò la guerra, avrebbe potuto restare in Inghilterra. Invece tornò al fronte, per servire. Morì il 10 novembre 1915, dicono dopo aver soccorso anche chi portava un’altra uniforme. Fu sepolto a Kassel, lontano dal mare di Genova... ma vicino,da allora, al cuore di chi sa dire grazie. Nel 2015, a cento anni dalla sua morte, il Genoa CFC e la città di Genova organizzarono una delegazione ufficiale a Kassel per deporre una corona sulla sua tomba. Nel 2018, in occasione dei 125 anni del club, il Comune di Genova gli ha dedicato una lapide commemorativa in vico Casana, vicino al luogo dove visse. E ogni anno, qualcuno : tifosi, storici, o semplici appassionati lascia una sciarpa rossoblù ai piedi di quella pietra in Germania. E ogni volta che il vento muove la croce di San Giorgio, sembra che Genova intera gli dica ancora una volta: “Non ti abbiamo dimenticato.” Ecco perché quei due pullmini hanno senso. Perché a volte la fede non si misura con un risultato, ma con un pellegrinaggio. Si va dove tutto è iniziato: davanti a una lapide color miele, una croce incisa nella pietra, una bandiera bianca e rossa che sussurra ai fili d’erba. Si appoggiano sciarpe, si abbassano gli occhi, si sussurra: “ieri, oggi, domani, genoani”. Non è folclore: è memoria attiva. È dire a un uomo lontano nel tempo: “Se oggi esiste quello che amiamo, è anche merito tuo”. Spensley è questo: radici e futuro nella stessa persona. Un medico che guariva i corpi e un pioniere che guarì una nostalgia: quella di sentirsi parte di qualcosa. Lasciò a Genova non solo scudetti, ma una maniera di stare al mondo: lavoro silenzioso, disciplina, fiducia negli altri, appartenenza. Perché, come disse un giorno a un giovane calciatore, “il calcio non è guerra, è fratellanza in movimento.” Parole semplici, ma immense, dette da un uomo morto in guerra. Per questo, più di un secolo dopo, c’è ancora chi macina chilometri e freddo per portargli un fiore. Perché certe storie non finiscono: cambiano custode. quel viaggio dice tutto del Genoa e della sua gente: la tradizione si onora camminando, non raccontandola. Si va, si sta in silenzio, si torna con gli occhi pieni e il cuore più fermo. E ogni volta, davanti a quella pietra lontana, il Grifone sembra battere le ali ancora: Genova lo sente, il calcio lo ricorda, e Spensley , da qualche parte , sorride. |
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Data: 12/11/2025 ore 17:44 fortuna che doveva essere una giornata tranquilla Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 17:43 https://m.tuttomercatoweb.com/calcio-femminile/l-arsenal-fa-il-pieno-di-pubblico-anche-al-femminile-le-10-gare-piu-viste-sono-tutte-all-emirates-2167704 |
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Data: 12/11/2025 ore 17:29 |
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Data: 12/11/2025 ore 17:28 madonna che fame Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 17:28 Lettore io penso pure che vanno a rompe il cazzo a chi ha "provocato" la situazione, nel senso "se usavi strada/uscite/parcheggio che dicevo io sta cosa non succedeva" Non so se mi sono fatto capire Cri |
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Data: 12/11/2025 ore 17:21 |
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Data: 12/11/2025 ore 16:59 si si credici MP |
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Data: 12/11/2025 ore 16:46 Lettore io NON credo a una questura servano quelle autorizzazioni al momento di randellare eventuali colpevoli Cri scusa lettore quelli che vengono fatti entrare tranquillamente in campo per mettere i vostri vuoi dirmi "che non sono autorizzati"? non è che se non hai lo striscione nel suddetto elenco tu non lo sia eh MP cri la penso come te ma mi hanno detto di 7 diffide su 20 parmigiani presenti e forse un paio tra i 100 e passa cremonesi e reggiani presenti con l’aggravante di digos davanti al ritrovo dei cremonesi che poi si sono mossi con caschi e mazze e quindi la cosa fa pensare mp non la penso come te perché un conto è una autorizzazione informale una altra cosa è autorizzazione formale dopo richiesta ufficiale tipo lettera di Benigni e Troisi a Savonarola lettore |
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Data: 12/11/2025 ore 16:6 |
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Data: 12/11/2025 ore 16:3 Quanto mi danno ai nervi questi articoli che si lamentano del declino del calcio italiano,degli 0-0,etc. L'esterofilia e' il male peggiore dell'Italia. Ma sti gran cazzi dello spettacolo,ma cosa me ne frega di vedere partite di altre squadre,piuttosto mi vedo una serie Netflix per me l'importante e' che vince la squadra mia possibilmente su rigore inesistente al 90'. Csnvsml |
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Data: 12/11/2025 ore 16:1 Quando un nuovo Ravenna Prato? Max69 sfpr |
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Data: 12/11/2025 ore 15:58 La Curva Nord Brescia, vista l’assurda e imbarazzante decisione di vietare l’ingresso ai residenti del comune di Brescia per la partita di domenica a Ospitaletto, NON sarà in alcun modo presente all’interno dello stadio. |
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Data: 12/11/2025 ore 15:52 Bellissima la pezza di Mike Bongiorno giovane dei siracusani Pippo Baudo |
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Data: 12/11/2025 ore 15:47 https://www.msn.com/it-it/intrattenimento/cinema/le-macerie-la-fame-e-la-speranza-cos%C3%AC-il-neo-realismo-ha-raccontato-l-italia-del-dopoguerra/ar-AA1QeDhk |
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Data: 12/11/2025 ore 15:41 AGAIN guarda sti buffoni levan li striscioni noi saremo sempre quà! Cavvavo sei un coglione si va ner culo all' autorizzazione Ath - memories |
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Data: 12/11/2025 ore 15:22 scusa lettore quelli che vengono fatti entrare tranquillamente in campo per mettere i vostri vuoi dirmi "che non sono autorizzati"? non è che se non hai lo striscione nel suddetto elenco tu non lo sia eh MP |
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Data: 12/11/2025 ore 15:11 "Con il canto del cigno del mondo comunista nel 1989 (...) sulle gradinate si consolida la tendenza a guardare con ammirazione al modello inglese. Il vestiario da Skinhead, fatto di Dr Martens, teste rasate e flyer jackets, assieme a una spirale di violenza senza precedenti, testimonia l’ammirazione per gli hooligans d’oltremanica più che per il mondo ultras in generale. In questo periodo cambia la scena del tifo organizzato polacco e Poznan si ritaglia un ruolo centrale. Nell’ottobre del 1995 a Bratislava i tifosi del Lech, fino ad allora marginali, si uniscono agli hooligans dell’Arka Gdynia e del Cracovia: era appena nata la ALC, o “triade”, pressoché imbattibile negli scontri con le firm rivali, che ben presto formeranno un blocco antagonista. Al volgere del millennio gli hooligans del Lech dominano ogni scontro concordato, sia sugli spalti che all’esterno. Le parole “concordato” ed “esterno” sino ad allora erano rimaste estranee al vocabolario del tifo polacco, segnato da scontri campali con la polizia, invasioni di campo, treni assaltati con ogni arma, insomma una libertà quasi assoluta che non si discostava troppo da altri Paesi europei. Le autorità presero contromisure efficaci, attraverso la “legge sulla sicurezza negli eventi di massa” (Ustawa z dnia 22 sierpnia 1997 roku o bezpieczeństwie imprez masowych), affinché la violenza cominciasse a diminuire. Già dal 1998 perciò si registra la prima 'ustawka', la lotta pre-concordata, tra i tifosi dell’Arka Gdynia e quelli del Lechia Danzica. Nei primi anni 2000, tra tutti i gruppi organizzati, si accende un dibattito sulla convenienza degli ustawki, sempre più necessari per evitare interferenze dall’alto. Ancora una volta, nonostante la retrocessione del Lech in seconda divisione dal 1999 al 2003, gli LPH legittimano il proprio ruolo convocando tutti i capi dei gruppi più importanti nella loro città. Dall’incontro del 2004 nasce il “Patto di Poznan”, nel quale vengono stabilite alcune regole specifiche (almeno sulla carta) per gli eventuali scontri: rispetto dell’avversario, egual numero di partecipanti allo scontro, nessun oggetto pericoloso e un luogo prestabilito. Tutti accettano le condizioni del patto, eccetto Wisla e Cracovia. I combattimenti nei boschi, regolati e corpo a corpo, rappresentano una specificità della scena polacca (ma non solo), nonché il motivo per cui gran parte dei tifosi praticano regolarmente allenamenti molto intensi di arti marziali come MMA e Boxe, anche in vista di veri e propri tornei organizzati" |
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Data: 12/11/2025 ore 15:9 I dem pubblicano le email di Epstein: Trump ha trascorso ore a casa mia con una delle ragazze |
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