Msl e Bego per Sempre

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Data: 12/11/2025 ore 19:8

forse, e dico forse, restrizioni per Cremonese-Roma

Cri


Data: 12/11/2025 ore 19:7

DAJE GIANNI PECCATORE DAJE

Cri


Data: 12/11/2025 ore 18:59

bello fare il pendolare lavorando nella città di residenza

Cri


Data: 12/11/2025 ore 18:27

https://www.gazzetta.it/gossip/12-11-2025/cristiano-ronaldo-polemica-per-frasi-su-georgina-e-maschilista.shtml


Data: 12/11/2025 ore 18:19




Data: 12/11/2025 ore 18:18

allo stadio solo gli infermieri

Cri


Data: 12/11/2025 ore 18:12

Derby col Brescia, cambia tutto: allo stadio solo chi vive a Ospitaletto
Club spiazzata dalla decisione del prefetto che modifica quanto deciso dal Gos di Chiari in mattinata, che aveva escluso dall’acquisto dei tagliando solo i residneti a Brescia città


Data: 12/11/2025 ore 17:54

Anche Musetti verso il no alla Davis. Volandri: “Decideremo dopo le Finals. La scelta di Sinner va rispettata”


Data: 12/11/2025 ore 17:54

Conte non si presenta all’allenamento del Napoli dopo il ko a Bologna e le critiche alla squadra


Data: 12/11/2025 ore 17:54

QUESTA STORIA MERITA DI ESSERE LETTA PERCHE È TRATTO DA UNA STORIA VERA E FOTTUTAMENTE ROMANTICA.

9 novembre 2025,L’arbitro fischia la fine di Genoa–Fiorentina, lo stadio lentamente si svuota. La gente torna alla vita di sempre: il traffico del dopopartita, i bar, le voci che si confondono nella sera ligure. Ma mentre la città si riaccende di normalità, due pullmini prendono un’altra strada.Non verso casa, ma verso la memoria. Circa 2.000 chilometri tra andata e ritorno, bandiere arrotolate sul cruscotto, sciarpe sul sedile, un’unica destinazione: il cimitero militare di Niederzwehren, a Kassel. Lì, tra croci allineate e rose gelate, hanno onorato i 110 anni dalla scomparsa di Spensley. Ma allora viene naturale la domanda: chi è Spensley? Spensley è un uomo che non sta in una riga. James Richardson Spensley, nato a Londra nel 1867, medico di poche parole e mani sicure. Arrivò a Genova come dottore dei marinai britannici, e in quella città di porto, vento e banchine capì che il pallone non era un passatempo: era un linguaggio. Entrò nel Genoa Cricket & Athletics Club, aprì le porte agli italiani quando era ancora un mondo d’inglesi, mise in ordine la squadra, la allenò, ci giocò, le diede un metodo, un’identità. Con lui, tra il 1898 e il 1904, il Genoa cucì sul petto sei titoli e l’Italia scoprì che il calcio poteva diventare passione nazionale. Per questo molti lo chiamano padre del calcio italiano: perché prima di regole e trofei, mise un’idea. Spensley era un medico missionario nell’anima. Non vedeva differenze tra le persone: curava chiunque, senza chiedere nome o divisa. Quando scoppiò la guerra, avrebbe potuto restare in Inghilterra. Invece tornò al fronte, per servire. Morì il 10 novembre 1915, dicono dopo aver soccorso anche chi portava un’altra uniforme. Fu sepolto a Kassel, lontano dal mare di Genova... ma vicino,da allora, al cuore di chi sa dire grazie.
Nel 2015, a cento anni dalla sua morte, il Genoa CFC e la città di Genova organizzarono una delegazione ufficiale a Kassel per deporre una corona sulla sua tomba. Nel 2018, in occasione dei 125 anni del club, il Comune di Genova gli ha dedicato una lapide commemorativa in vico Casana, vicino al luogo dove visse. E ogni anno, qualcuno : tifosi, storici, o semplici appassionati lascia una sciarpa rossoblù ai piedi di quella pietra in Germania. E ogni volta che il vento muove la croce di San Giorgio, sembra che Genova intera gli dica ancora una volta: “Non ti abbiamo dimenticato.” Ecco perché quei due pullmini hanno senso. Perché a volte la fede non si misura con un risultato, ma con un pellegrinaggio. Si va dove tutto è iniziato: davanti a una lapide color miele, una croce incisa nella pietra, una bandiera bianca e rossa che sussurra ai fili d’erba. Si appoggiano sciarpe, si abbassano gli occhi, si sussurra: “ieri, oggi, domani, genoani”. Non è folclore: è memoria attiva. È dire a un uomo lontano nel tempo: “Se oggi esiste quello che amiamo, è anche merito tuo”. Spensley è questo: radici e futuro nella stessa persona. Un medico che guariva i corpi e un pioniere che guarì una nostalgia: quella di sentirsi parte di qualcosa. Lasciò a Genova non solo scudetti, ma una maniera di stare al mondo: lavoro silenzioso, disciplina, fiducia negli altri, appartenenza.
Perché, come disse un giorno a un giovane calciatore, “il calcio non è guerra, è fratellanza in movimento.” Parole semplici, ma immense, dette da un uomo morto in guerra. Per questo, più di un secolo dopo, c’è ancora chi macina chilometri e freddo per portargli un fiore. Perché certe storie non finiscono: cambiano custode. quel viaggio dice tutto del Genoa e della sua gente: la tradizione si onora camminando, non raccontandola. Si va, si sta in silenzio, si torna con gli occhi pieni e il cuore più fermo. E ogni volta, davanti a quella pietra lontana, il Grifone sembra battere le ali ancora: Genova lo sente, il calcio lo ricorda, e Spensley , da qualche parte , sorride.


Data: 12/11/2025 ore 17:44

fortuna che doveva essere una giornata tranquilla

Cri


Data: 12/11/2025 ore 17:43

https://m.tuttomercatoweb.com/calcio-femminile/l-arsenal-fa-il-pieno-di-pubblico-anche-al-femminile-le-10-gare-piu-viste-sono-tutte-all-emirates-2167704


Data: 12/11/2025 ore 17:29




Data: 12/11/2025 ore 17:28

madonna che fame

Cri


Data: 12/11/2025 ore 17:28

Lettore io penso pure che vanno a rompe il cazzo a chi ha "provocato" la situazione, nel senso "se usavi strada/uscite/parcheggio che dicevo io sta cosa non succedeva"

Non so se mi sono fatto capire

Cri


Data: 12/11/2025 ore 17:21




Data: 12/11/2025 ore 16:59

si si credici

MP


Data: 12/11/2025 ore 16:46

Lettore io NON credo a una questura servano quelle autorizzazioni al momento di randellare eventuali colpevoli

Cri

scusa lettore quelli che vengono fatti entrare tranquillamente in campo per mettere i vostri vuoi dirmi "che non sono autorizzati"? non è che se non hai lo striscione nel suddetto elenco tu non lo sia eh

MP

cri la penso come te ma mi hanno detto di 7 diffide su 20 parmigiani presenti e forse un paio tra i 100 e passa cremonesi e reggiani presenti con l’aggravante di digos davanti al ritrovo dei cremonesi che poi si sono mossi con caschi e mazze e quindi la cosa fa pensare
mp non la penso come te perché un conto è una autorizzazione informale una altra cosa è autorizzazione formale dopo richiesta ufficiale tipo lettera di Benigni e Troisi a Savonarola
lettore



Data: 12/11/2025 ore 16:6




Data: 12/11/2025 ore 16:3

Quanto mi danno ai nervi questi articoli che si lamentano del declino del calcio italiano,degli 0-0,etc.
L'esterofilia e' il male peggiore dell'Italia.
Ma sti gran cazzi dello spettacolo,ma cosa me ne frega di vedere partite di altre squadre,piuttosto mi vedo una serie Netflix per me l'importante e' che vince la squadra mia possibilmente su rigore inesistente al 90'.
Csnvsml


Data: 12/11/2025 ore 16:1

Quando un nuovo Ravenna Prato?
Max69 sfpr


Data: 12/11/2025 ore 15:58

La Curva Nord Brescia, vista l’assurda e imbarazzante decisione di vietare l’ingresso ai residenti del comune di Brescia per la partita di domenica a Ospitaletto, NON sarà in alcun modo presente all’interno dello stadio.


Data: 12/11/2025 ore 15:52

Bellissima la pezza di Mike Bongiorno giovane dei siracusani
Pippo Baudo


Data: 12/11/2025 ore 15:47

https://www.msn.com/it-it/intrattenimento/cinema/le-macerie-la-fame-e-la-speranza-cos%C3%AC-il-neo-realismo-ha-raccontato-l-italia-del-dopoguerra/ar-AA1QeDhk


Data: 12/11/2025 ore 15:41

AGAIN

guarda sti buffoni
levan li striscioni
noi saremo sempre quà!
Cavvavo sei un coglione
si va ner culo all' autorizzazione

Ath - memories


Data: 12/11/2025 ore 15:22

scusa lettore quelli che vengono fatti entrare tranquillamente in campo per mettere i vostri vuoi dirmi "che non sono autorizzati"? non è che se non hai lo striscione nel suddetto elenco tu non lo sia eh

MP


Data: 12/11/2025 ore 15:11

"Con il canto del cigno del mondo comunista nel 1989 (...) sulle gradinate si consolida la tendenza a guardare con ammirazione al modello inglese. Il vestiario da Skinhead, fatto di Dr Martens, teste rasate e flyer jackets, assieme a una spirale di violenza senza precedenti, testimonia l’ammirazione per gli hooligans d’oltremanica più che per il mondo ultras in generale.
In questo periodo cambia la scena del tifo organizzato polacco e Poznan si ritaglia un ruolo centrale. Nell’ottobre del 1995 a Bratislava i tifosi del Lech, fino ad allora marginali, si uniscono agli hooligans dell’Arka Gdynia e del Cracovia: era appena nata la ALC, o “triade”, pressoché imbattibile negli scontri con le firm rivali, che ben presto formeranno un blocco antagonista.
Al volgere del millennio gli hooligans del Lech dominano ogni scontro concordato, sia sugli spalti che all’esterno. Le parole “concordato” ed “esterno” sino ad allora erano rimaste estranee al vocabolario del tifo polacco, segnato da scontri campali con la polizia, invasioni di campo, treni assaltati con ogni arma, insomma una libertà quasi assoluta che non si discostava troppo da altri Paesi europei.
Le autorità presero contromisure efficaci, attraverso la “legge sulla sicurezza negli eventi di massa” (Ustawa z dnia 22 sierpnia 1997 roku o bezpieczeństwie imprez masowych), affinché la violenza cominciasse a diminuire. Già dal 1998 perciò si registra la prima 'ustawka', la lotta pre-concordata, tra i tifosi dell’Arka Gdynia e quelli del Lechia Danzica.
Nei primi anni 2000, tra tutti i gruppi organizzati, si accende un dibattito sulla convenienza degli ustawki, sempre più necessari per evitare interferenze dall’alto. Ancora una volta, nonostante la retrocessione del Lech in seconda divisione dal 1999 al 2003, gli LPH legittimano il proprio ruolo convocando tutti i capi dei gruppi più importanti nella loro città.
Dall’incontro del 2004 nasce il “Patto di Poznan”, nel quale vengono stabilite alcune regole specifiche (almeno sulla carta) per gli eventuali scontri: rispetto dell’avversario, egual numero di partecipanti allo scontro, nessun oggetto pericoloso e un luogo prestabilito. Tutti accettano le condizioni del patto, eccetto Wisla e Cracovia.
I combattimenti nei boschi, regolati e corpo a corpo, rappresentano una specificità della scena polacca (ma non solo), nonché il motivo per cui gran parte dei tifosi praticano regolarmente allenamenti molto intensi di arti marziali come MMA e Boxe, anche in vista di veri e propri tornei organizzati"


Data: 12/11/2025 ore 15:9

I dem pubblicano le email di Epstein: Trump ha trascorso ore a casa mia con una delle ragazze


Data: 12/11/2025 ore 15:9

Lettore io NON credo a una questura servano quelle autorizzazioni al momento di randellare eventuali colpevoli

Cri


Data: 12/11/2025 ore 15:8

La moglie e i figli di Stefano Borgonovo, indimenticato attaccante di Como, Milan, Fiorentina, Pescara e Udinese, scomparso nel 2013 a 49 anni dopo la battaglia contro la Sla, hanno inviato una diffida ufficiale ai “Pesi Massimi”, storico gruppo del tifo organizzato del Como. Nella comunicazione, gli eredi intimano di cessare ogni utilizzo del nome del calciatore -sia per il trofeo annuale a lui dedicato sia per qualsiasi iniziativa, materiale o comunicazione legata al gruppo -entro sessanta giorni dalla ricezione della lettera.

A rivelare la notizia è il quotidiano La Provincia, che ricorda come i “Pesi Massimi” abbiano negli anni mantenuto vivo il ricordo del bomber comasco, tra l’altro con l’intitolazione del piazzale davanti allo stadio Sinigaglia e con un premio annuale riservato al giocatore più amato dai tifosi. Nel testo della diffida, la famiglia esprime "apprezzamento per la lodevole iniziativa portata avanti nel tempo" ma chiarisce che, nell’ambito di una riorganizzazione delle attività legate al nome di Borgonovo, ogni utilizzo sarà d’ora in poi sotto il controllo diretto degli eredi. Viene quindi revocata l’autorizzazione verbale concessa in passato per l’uso del nome nel trofeo. Sui social, i “Pesi Massimi” hanno reso noto di aver chiesto un incontro con la vedova Chantal Guigard Borgonovo, senza però ottenere risposta. Nel loro messaggio su Facebook, il gruppo ha scritto: "Potrete toglierci il suo nome, ma Stefano non ce lo toglierete mai".


Data: 12/11/2025 ore 15:7

curva del Ravenna sembra tornata quella di tipo venti anni fa

Cri


Data: 12/11/2025 ore 15:0

Anche a Parma pare diffide lunghe per i fatti di Cremonese Parma di poche settimane fa anche li a gente senza precedenti.
Ai parmensi pare stiano facendo un bel mazzo sui cremonesi non si sa.
Non si augura nulla a nessuno, ma qualche giorno fa ho visto qui sopra le autorizzazioni dell'osservatorio sugli striscioni dei cremonesi. Speriamo che in questo caso 1 + 1 non faccia due, sarebbe brutto.
lettore


Data: 12/11/2025 ore 14:55

Nella notte in varie zone d'Italia, soprattutto al Nord, è stato possibile ammirare e fotografare il fenomeno dell'aurora boreale, in seguito a una tempesta geomagnetica di classe G4 provocata da due espulsioni di massa coronale provenienti dal Sole. Secondo diversi esperti, potrebbe essere visibile anche questa sera


Data: 12/11/2025 ore 14:52

spezziamo una lancia per la nuova pubblicità Sergio Tacchini?

Cri


Data: 12/11/2025 ore 14:50

1 di 1 anno a un bimbetto di 16 anni
8 di 3 anni
2 di 4 anni
tutti con zero precedenti di stadio.... di fatto alla prima diffida

MP


Data: 12/11/2025 ore 14:50



teramo v L'AQUILA


Data: 12/11/2025 ore 14:49

Dieci daspo per altrettanti tifosi cittadini per i fatti della partita Empoli e Carrarese, finita 2-2. Per tutti loro è scattata il divieto di accedere alle manifestazioni sportive per un periodo che andrà da 1 a 5 anni, a discrezione del questore. Ma per questi tifosi per tutta la durata del daspo potrebbe anche configurarsi l’ipotesi dell’obbligo di presentarsi in un ufficio di polizia durante gli orari degli eventi vietati.
I fatti risalgono al 28 settembre scorso quando durante il derby Empoli - Carrarese c’erano stati momenti di tensione tra le tifoserie avversarie. Per fortuna non c’erano stati feriti, ma le indagini sono andate avanti portando all’identificazione di dieci soggetti ritenuti pericolosi. La polizia del commissariato di Empoli era dovuta intervenite a Sovigliana, all’altezza del circolo Arci, perché da un minivan un gruppetto di sostenitori della Carrarese era sceso per cercare di entrare in contatto con dei tifosi avversari.
Dieci persone con il volto coperto da cappucci erano state prontamente fermate dai poliziotti e successivamente identificate. E sempre durante quell’incontro c’era stata tensione anche fuori dallo stadio Castellani. Gli ultras dell’Empoli e della Carrarese si erano pericolosamente avvicinati nella zona del bar Stadio, al varco che separa il settore riservato agli ospiti dal piazzale sottostante la Maratona, cuore pulsante del tifo empolese.
Per evitare che la situazione precipitasse e i tifosi passassero dalle parole ai fatti, la polizia era intervenuta per riportare la calma.


Data: 12/11/2025 ore 14:46

direi più x foggia e cerignola

MP


Data: 12/11/2025 ore 14:41

no, marchigiano

Cri


Data: 12/11/2025 ore 14:38

SAMBA tipico ballo Argentino?
Ath sfattanza post piscina indoor



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